Meta al voto - 2024

Meta
elezioni amministrative
Data di Pubblicazione

24 giugno 2024

Una (necessaria?) premessa

Alla fine di una “non campagna elettorale”, in cui il risultato era scontato persino tra i più strenui oppositori (ma ci sono veramente?), il sindaco Giuseppe Tito viene confermato per la terza volta alla guida del comune di Meta. Una “non campagna” che ha trovato il suo culmine negli affollati comizi elettorali finali: così tanto accesi non ne sentivano da tempo!

A pensar male si sarebbe portati a credere che i quattro seggi a disposizione automatica della lista perdente fossero l’unico reale interesse dei partecipanti alla tenzone. Noi però preferiamo pensar sempre bene, e ci auguriamo che in effetti questa opposizione sia in realtà tale. Questo non certo per partito preso contro il Sindaco, cui auguriamo buon lavoro, ma per una nostalgica affezione verso un qualcosa che nell’ultima legislatura metese, a chiamar fantasma, si rischierebbe una causa per diffamazione.

C’è chi sostiene: “non c’era nulla da opporsi”, c’è chi richiama “ad un interesse del Paese”, c’è chi invece parla di “ragioni superiori dovute al particolare periodo che abbiamo attraversato”. Fatto sta che chi si era candidato sventolando la bandiera del più strenuo oppositore è finito per sedere tra i banchi della maggioranza e chi era testimonial locale del grande vento di cambiamento che stava interessando la politica nazionale è finito a guardar le (cinque) stelle. In questo bisogna riconoscere al Sindaco Tito delle capacità di inclusione da far invidia ai migliori leader, capacità che nel tempo lo hanno portato a far collaborare anche chi si era professato “scompagno a morte”. A noi piace ancora pensare che la presenza di un’opposizione sia però il miglior pungolo per far sì che un sindaco (anche il migliore) governi sempre nell’interesse del Paese.

Terminata questa lunga e, convengo con te, inutile premessa, non ci resta che dare uno sguardo ai dati di questa tornata elettorale:

“Ora, quello che voglio sono Fatti. Insegnate, a questi bambini e a queste bambine, nient’altro che Fatti. I soli Fatti sono ciò che occorre nella vita. Non seminate altro e sradicate tutto il resto. La mente di animali razionali si potrà plasmare solo sui Fatti: nient’altro sarà mai per essi di alcuna utilità. Questo è il principio in base al quale allevo i miei figli, e questo è il principio in base al quale allevo questi bambini. Attenersi ai Fatti, signor mio!”

recitava il buon Dickens in “Tempi difficili”, e speriamo solo che il titolo non sia funesto presagio.

Una davvero necessaria premessa

Se come immaginiamo sei interessato a navigare nei dati di questa elezione ti ricordiamo che questa pagina andrebbe consultata da un PC: alcuni degli strumenti che abbiamo usato poco si prestano ad essere consultati con un dispositivo mobile. Che dire: anche la tecnologia ha i suoi limiti!

I grandi assenti

Non parliamo qui di potenziali candidati ma di quegli elettori che hanno preferito una giornata al mare o che si sono smarriti cercando indicazioni su dove si sarebbero tenuti i comizi alla fine della (non) campagna elettorale.

Il seguente grafico riporta sulla destra (barre verdi) i votanti per ciascuna sezione, numero assoluto e percentuale per sezione, e sulla sinistra (barre rosse) il numero di chi, per cause che rimarrano ai più misteriose, hanno deciso di astenersi dal voto: anche qui numeri assoluti e corrispondenti percentuali per sezione. Le sezioni sull’asse verticale, non ce ne vogliano i cittadini, sono ordinate in senso decrescente per numero di effettivi votanti: in democrazia, è noto ai più, quel che conta è ormai la maggioranza.

Al fine di una più agevole interpretazione sia di quanto sopra che di quanto segue, conviene ricordare un poco di toponomastica del nostro amato Paese:

  • Sezione 1: via Alberi, via Casa Iaccarino, via Casa Lauro, via Casa Starita, via Grottelle, via T. Astarita, via Trarivi;
  • Sezione 2: strada Statale 145 Sorrentina, vico Cacace, piazza del Lauro, via Gradelle, corso Italia;
  • Sezione 3: via Cristoforo Colombo, vicoletto del Mulino, via Flavio Gioia, piazza S. Ruggiero, via Seb. E. de Martino;
  • Sezione 4: vico Casa Miccio, via Casa Miccio, via del Lauro, via del Salvatore, via G. Marconi, vico I Scarpati, vico II Scarpati, via Municipio, via Vocale;
  • Sezione 5: vico Bosco, via Caracciolo, vico Carletta, vico Casciulli, via dei Senza Fissa Dimora, vico Langella, via Olmo, vico Ruggiero.
  • Sezione 6: via A. Caruso, via Angelo Cosenza, via G.B. Liguori, via Gradoni dei Pescatori, traversa I Alimuri, vico I Santo Stefano, Traversa II Alimuri, vico II Santo Stefano, traversa III Alimuri, vico III Santo Stefano, vicoletto Madonna delle Grazie, via Meta, via Naviganti Metesi, via Rivolo, piazza Scarpati
  • Sezione 7: via Cassari, via Cavataccio, via Cesina, vai dei Cafiero, via Lamma, via M. Ruggiero

Riguardo all’astensione, lascio ai candidati leggere alcune percentuali, che in alcune sezioni superano il 30% e in molte altre vi si avvicinano. Una menzione speciale va agli elettori delle Sezioni 4 e 7, che hanno deciso di contribuire in percentuale maggiore alla vita democratica del Paese.

Una facile (bulgara) scommessa

Veniamo ora ai risultati, tanto schiaccianti quanto prevedibili: nemmeno il più spietato tra i bookmaker avrebbe accettato una scommessa contraria. La lista Patto per Meta del sindaco Tito per pochissimo non raggiunge l’80% delle preferenze, lasciando alla compagine Viviamo Meta, capitaneggiata da Francesco Pane, poco meno del 20%. Schede bianche (1%) e nulle (2%) si attestano su valori trascurabili. Se usi il tuo mouse (non quello della TOPOnomastica) sul grafico potrai leggere qualche dettaglio sulle informazioni rappresentate:

Le stesse informazioni sono riportate sulle due schede seguenti (non quelle elettorali) per le singole sezioni sia in termini assoluti che in valori percentuali: anche qui usa il mouse per passare dalla prima (voti assoluti) alla seconda scheda (percentuali) e soprattutto per avere informazioni sulle preferenze espresse a favore di ciascuna lista.

Poche, e forse banali, chiavi di lettura: ogni barra fa riferimento ad una singola sezione, i colori alle preferenze espresse, il verde per Patto per Meta (Tito), il blue per Viviamo Meta (Pane) e il nero per Schede bianche e nulle (in cerca di un candidato migliore).

Molti sono i chiamati…

… ma pochi sono gli eletti: ecco le immancabili classifiche!

La prima che segue mostra il totole delle preferenze raccolte dai candidati in lizza: i candidati sono ordinati in senso decrescente dal più “amato” al meno gradito dai metesi, i colori fanno riferimento alla lista di appartenenza (in verde i candidati di Patto per Meta e in blu quelli di Viviamo Meta).

La cosa che salta subito agli occhi è che il meno votato tra i “verdi” raccoglie più preferenze del candidato più votato tra i “blu”: immaginiamo che qualcuno si starà mangiando le mani a morsi pensando ad una errata scelta di campo, mentre qualcun altro (almeno tre) gongoleranno rispetto alla scelta dell’affiliazione. Ma si sa, questi sono i rischi del gioco.

Per gli amanti del dettaglio (o forse per i diretti interessati?) le stesse classifiche sono riportate a seguire per le singole sezioni. Qualche nota:

  • Angela Aiello risulta essere la preferita in 6 delle 7 Sezioni, battuta da Daniela Cacace per una manciata di voti solo nella sezione 6
  • il risultato migliore di un “candidato blu” si osserva solo nella Sezione 5, dove Augusto Ercolano riesce ad aggiudicarsi niente di meno che l’ambitissima nona posizione
  • nelle Sezioni 6 e 7 il primo dei “blu” (Russo Mariateresa in entrambi i casi) ottiene meno dei voti dell’ultimo dei verdi (in entrambe le sezioni un altro Russo, questa volta Raffaele)
  • solo nelle Sezioni 2 e 3 un “maschietto” riesce a raggiungere la seconda posizione della classifica: in tutte le altre troviamo sempre una donna, a testimonianza, ove mai ce ne fosse bisogno, del fatto che il sistema delle doppie preferenze favorisce il gentil sesso (evviva Dio, almeno per una volta). Una conferma ulteriore al riguardo si trova nella Sezione 3, con tre candidate nelle prime tre posizioni, e nella Sezione 5, dove addirittura le donne occupano le prime quattro posizioni.

Siamo la coppia più bella del mondo…

Quello che segue è forse la parte più interessante, se non altro perché innovativa, di queste note, ovvero un’analisi degli accoppiamenti: lungi da noi qualunque allusione, parliamo qui di preferenze, sfruttando la possibilità data agli elettori di votare insieme per una candidata ed un candidato della stessa lista.

Ringraziamo l’amico Salvatore Soldatini per averci messo a disposizione questi dati, di sicuro interesse per curiosare sulle dinamiche di coppia. Come succede però per ogni coppia, e rimanendo fedeli al tradizionale “tra moglie e marito non mettere il dito”, lasciamo la lettura delle preferenze disponibili alla fantasia e alla dietrologia degli esperti e degli interessati, sperando di aver comunque reso un utile servizio.

Prima di immergevi nella lettura un’importante avvertenza: i dati sono incompleti perché, si sa, le fasi di spoglio sono sempre concitate e l’impegno dei volontari addetti alla raccolta deve purtroppo fare il conto con imprevisti ed emozioni che non mancano mai.

Leggi con attenzione le note sulla prima scheda e poi via con il gioco delle coppie!

  • I dati riportati, anche se significativi, sono parziali: nel sistema di raccolta, nelle concitate fasi di spoglio, qualcosa è andato perso

  • Le coppie sono state ordinate in senso alfabetico delle preferenze riportate. Un esempio? Una preferenza “Aiello - Starita”, rispettivamente la prima e l’ultimo dei candidati in senso alfabetico della lista Patto per Meta, è stata considerata equivalente ad una preferenza “Starita - Aiello”. Un poco di dietrologia potrebbe portare a concludere che il primo nome in una coppia di preferenze è un segnale di volontà più forte dell’elettore e/o un segnale di traino di un candidato rispetto all’altro. La dietrologia è però sempre rischiosa, e lo è ancor di più con dati parziali come in questo caso, per cui abbiamo preferito affidarci all’innocenza di un neutrale ordinamento alfabetico

  • Usa il topino inglese di casa (il mouse) per navigare sul grafico: posizionando il cursore sui nomi dei candidati sul bordo del cerchio potrai leggere il corrispondente numero di preferenze e vedrai accendersi, come per magia, degli archi che collegano i candidati con le candidate. Lo spessore degli archi segnala il numero di volte che la particolare coppia è stata gradita dagli elettori (se indugi sugli archi potrai leggere anche il numero dei gradimenti)

  • Per ciascun candidato, l’arco che parte e finisce sullo stesso candidato riporta il numero di preferenze singole ottenute. Anche qui puoi leggere dettagli sul numero di preferenze indugiando con l’amico roditore

Ancora più interessanti, soprattutto per i diretti interessati, gli accoppiamenti nelle singole sezioni. Qui vale però ancor di più l’avvertenza sulla non completezza dei dati parziali: leggi questi risultati ma con il beneficio dell’inventario. Le riportiamo senza alcun commento nelle due sezioni successive, prima per i candidati per Patto per Meta e poi per quelli di Viviamo Meta, rispettando l’ordine emerso dalle urne.

Le coppie di Patto per Meta per sezione

  • I dati riportati, anche se significativi, sono parziali: nel sistema di raccolta, nelle concitate fasi di spoglio, qualcosa è andato perso

  • Le coppie sono state ordinate in senso alfabetico delle preferenze riportate. Un esempio? Una preferenza “Aiello - Starita”, rispettivamente la prima e l’ultimo dei candidati in senso alfabetico della lista Patto per Meta, è stata considerata equivalente ad una coppia “Starita - Aiello”. Un poco di dietrologia potrebbe portare a concludere che il primo nome in una coppia di preferenze è un segnale di volontà più forte dell’elettore e/o un segnale di traino di un candidato rispetto all’altro. La dietrologia è però sempre rischiosa, e lo è ancor di più con dati parziali come in questo caso, per cui abbiamo preferito affidarci all’innocenza di un neutrale ordinamento alfabetico

  • Usa il topino inglese di casa (il mouse) per navigare sul grafico: posizionando il cursore sui nomi dei candidati sul bordo del cerchio potrai leggere il corrispondente numero di preferenze e vedrai accendersi, come per magia, degli archi che collegano i candidati con le candidate. Lo spessore degli archi segnala il numero di volte che la particolare coppia è stata gradita dagli elettori (se indugi sugli archi potrai leggere anche il numero dei gradimenti)

  • Per ciascun candidato, l’arco che parte e finisce sullo stesso candidato riporta il numero di preferenze singole ottenute. Anche qui puoi leggere dettagli sul numero di preferenze indugiando con l’amico roditore

Le coppie di Viviamo Meta per sezione

  • I dati riportati, anche se significativi, sono parziali: nel sistema di raccolta, nelle concitate fasi di spoglio, qualcosa è andato perso

  • Le coppie sono state ordinate in senso alfabetico delle preferenze riportate. Un esempio? Una preferenza “Apuzzo - Verde”, rispettivamente la prima e l’ultimo dei candidati in senso alfabetico della lista Patto per Meta, è stata considerata equivalente ad una coppia “Verde - Apuzzo”. Un poco di dietrologia potrebbe portare a concludere che il primo nome in una coppia di preferenze è un segnale di volontà più forte dell’elettore e/o un segnale di traino di un candidato rispetto all’altro. La dietrologia è però sempre rischiosa, e lo è ancor di più con dati parziali come in questo caso, per cui abbiamo preferito affidarci all’innoncenza di un neutrale ordinamento alfabetico

  • Usa il topino inglese di casa (il mouse) per navigare sul grafico: posizionando il cursore sui nomi dei candidati sul bordo del cerchio potrai leggere il corrispondente numero di preferenze e vedrai accendersi, come per magia, degli archi che collegano i candidati con le candidate. Lo spessore degli archi segnala il numero di volte che la particolare coppia è stata gradita dagli elettori (se indugi sugli archi potrai leggere anche il numero dei gradimenti)

  • Per ciascun candidato, l’arco che parte e finisce sullo stesso candidato riporta il numero di preferenze singole ottenute. Anche qui puoi leggere dettagli sul numero di preferenze indugiando con l’amico roditore

Saluti di coda

Se sei arrivato a leggere fin qui ti ringraziamo per la pazienza. Quanto sopra riportato rimane per noi un esercizio, dettato forse dalla classica ed immancabile deformazione professionale: niente abbiamo voluto dimostrare, quanto piuttosto solo mostrare (cit. Fellini) qualcosa che era già sotto gli occhi di tutti, seppure provando a farlo con lenti diverse. Il lettore, nel leggere quanto sopra, aggiungerà alle nostre anche le sue speciali lenti e questo gli permetterà sicuramente di vedere più chiaramente quanto a noi è rimasto nascosto.

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